PREGARE NON È COME RECITARE UN RITO MAGICO. L’ha detto anche papa Francesco: «la preghiera non è una bacchetta magica» anche se Dio, attraverso la preghiera dei suoi figli, esaudisce prontamente ma nei tempi e nei modi che, forse, non sono i nostri.
In queste settimane la lettura del vangelo insiste molto sul valore e sulla potenza della preghiera. Gesù stesso ci esorta a pregare Dio Padre in ogni momento e per ogni necessità. Non esistono cose importanti per cui valga la pena pregare ed altre che invece non rientrano nella sfera delle possibili richieste: «Tutto le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete» (Mc 11,24). La difficoltà sta nel modo in cui si prega; spesso nella nostra invocazione al Padre mancano proprio i giusti “requisiti” che non consistono solo nella richiesta di cose lecite (questo lo si da per scontato) ma nel modo in cui si entra in contatto con Dio. Potremmo, per esempio, cominciare a pregare tenendo bene in mente le tre virtù teologali: fede, speranza e carità.
FEDE - Spesso nella nostra preghiera la fede è poca se non assente. Chiediamo ma senza convinzione, a volte con scetticismo, senza creare la giusta intimità con Dio. Gesù ci insegna che occorre pregare con fede vera: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe » (Lc17,6) «Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete» (Mt. 21, 22). Riusciamo veramente ad avere questa fede tutte le volte che invochiamo il Signore?
SPERANZA - Quanto siamo tenaci nel chiedere a Dio Padre? Spesso nella nostra preghiera c’è la fretta di ottenere e se questo non avviene subito, perdiamo la speranza. Gesù ci insegna invece a chiedere con insistenza e pregare senza mai stancarsi. L’atteggiamento della vedova importuna che chiede incessantemente giustizia risponde bene all’insegnamento evangelico (Cf Lc 18.1). Non bisogna stancarsi mai di chiedere: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Lc. 11, 9)
CARITÀ - «Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati» (Mc. 11, 25). Ecco un altro insegnamento evangelico. Gesù ci dice chiaramente che il perdono deve precedere sempre la preghiera, perché se siamo fuori dalla carità, abbiamo perso in partenza.