Suor Chiara ebbe nel corso della sua vita, la visita e il conforto di alcuni santi; san Giacomo il Maggiore che, nel 1915, le fece firmare l’offerta di vittima e che tornò a farle visita altre volte comunicandola anche qualche giorno prima della morte. Altra visita celestiale avvenuta in varie occasioni fu quella di santa Cecilia che suor Chiara chiamava «mia sorellina» e con la quale spesso cantava accompagnandosi con l’armonio. Amico e protettore di suor Chiara fu anche sant’Antonio di Padova a cui la religiosa dedicava «la recita quotidiana della Tredicina». Altra devozione l’ebbe per san Gaetano Thiene probabilmente perché condivideva con lui il completo abbandono alla Provvidenza Desideriamo ora soffermarci su tre figure che ebbero un ruolo importante nella vita di questa Serva di Dio:
Suor Chiara ebbe una devozione speciale per la sua concittadina santa Lucia; Chiara e Lucia sono accomunate anche dalla somiglianza di significato del loro nome, quasi a voler essere entrambe luce e chiarezza nel momento del buio o dell’incertezza.
La sua vita, inoltre, può essere messa in relazione con quella di san Pio da Pietralcina, per via di alcuni avvenimenti e personaggi ecclesiastici incrociati nel loro cammino spirituale.
Suor Chiara fu sempre accompagnata dall’amore della Madonna in tutta la sua avventura terrena, dall’infanzia agli ultimi istanti della sua vita; con lei, quand’era bambina, giocava a nascondersi tra i suoi lunghi capelli; a lei si rivolgeva quando, stremata dalle terribili sofferenze, sentiva di non riuscire più a sopportare tanto martirio: «“non mi fido più, Mammina mia!” – diceva alla Madonna. Ed ella visibilmente presente, con sorriso materno rispondeva: “Non fa niente!” e nello stesso tempo ponendole la mano sul petto, calmava i suoi dolori».