Uno dei fenomeni più comuni nei mistici è quello delle stimmate. La parola deriva dal greco stigma che significa “segno”, “marchio”; nella mistica cattolica indica «il fenomeno della riproduzione – temporanea o permanente, completa o parziale – delle piaghe di Cristo»[1]; si riferisce, quindi, alla spontanea apparizione nel corpo umano di ferite simili a quelle prodotte nel corpo di Gesù Cristo dagli strumenti della Passione. Il primo caso accertato è stato quello di san Francesco d’Assisi che le ricevette sul monte de la Verna, nell’altare eucaristico, il 17 settembre 1224[2].
Le stimmate si verificano soprattutto in soggetti estatici e si formano dove la tradizione pone le piaghe di Gesù: principalmente nelle mani e nei piedi, ma anche nel costato e sulla testa, a ricordo della corona di spine; generalmente si verificano nei giorni in cui si ricorda la Passione del Signore e non possono essere guarite da interventi medici.
[1] http://www.treccani.it/vocabolario/stimmate/ (11/09/2013).
[2] Per l’esperienza francescana, cf E. Caroli (cur), Fonti Francescane, Messaggero, Padova 42000, 484-486.