La sig.ra Nannina Grasso, mamma di otto figli, colpita da cecità e guarita per intercessione della Serva di Dio, dichiarò:
«[…] pregavo e speravo, rivolgendomi con gran fede alla Suor Chiara. La supplicavo di volermi esaudire. Piangevo sempre davanti alla sua fotografia, scongiurandola d’ascoltare le mie preghiere. Quando una notte del 16 Novembre [1933] in sogno vedo entrare dalla porta di fuori una monaca. Si ferma nel centro della stanza; la conobbi era Suor Chiara, proprio com’è nella fotografia, pur non conoscendola in vita. Allora la prego sempre di volermi aiutare; essa mi guarda sorridente e mi dice: “pazienza figlia mia, tieni fede a Dio” e mentre con la mano destra mi benediceva , “coraggio… sì … sì…” e scomparve; all’indomani mi svegliai, apro gli occhi e me li trovo ben limpidi e senza nessun impedimento di vedere, mi parve di trovare il paradiso in terra. Ora vedo, guardo ai miei cari figlioletti che avevo perduto pur essendomi accanto. Li conosco, li vedo chiari. Vedo la luce del buon Dio, vedo tutto. Oh come poter ringraziare il buon Gesù che per intercessione della sua serva Suor Chiara ha voluto darmi questa grande grazia»[1].
[1] Dichiarazione di Nannina Grasso,[senza data], in ASDS, Fondo Canonizzazione Di Mauro, vol. 2, f. 279.