Michele Gattuso, la notte di Natale del 1931, si convertì dopo aver visto suor Chiara soffrire i dolori della Passione e prendere la comunione da mani invisibili. Egli raccontò della sua iniziale avversione e come, dietro le insistenze della moglie e per soddisfare la sua curiosità, potè assistere alla comunione miracolosa.
Ecco parte del suo raccontò:
«Si era nella notte dal giovedì al venerdì dal 24 al 25 dicembre 1931, e suor Clara, come sempre in tali giorni, era in estasi e si diceva che alla mezzanotte ricevesse la comunione straordinaria, senza sapersi di dove venisse. Verso mezzanotte mia moglie mi fece entrare dove suor Clara stava coricata nel suo lettuccio, guardandola attentamente. Nella stanza c’era abbastanza luce, cioè quattro lampadine accese. A mezzanotte precisa l’estatica levandosi a sedere e allargando le braccia, cominciò ad esclamare: “Ecco Gesù che mi comunica”. Aperse la bocca, sempre nell’estasi, e mentre noi attentamente guardavamo, ecco vedersi posare sulla sua lingua una particola bianchissima, più grande e grossa dell’ordinaria. Di dove sia venuta non so dire. Commosso più degli altri mi inginocchiai a Lei vicino, ma senza nulla dire. Suor Clara mi mise la mano sulla testa e disse queste parole: “Ti attendo”. Capii che a suo mezzo era Gesù che me le diceva e l’indomani andai a confessarmi e a fare la comunione».