I fenomeni estatici
L'estasi fu uno dei fenomeni più frequenti nella vita di suor Chiara; ella, come affermò p. Antonio Garra, suo primo confessore,
«aveva frequenti elevazioni di spirito, con immersioni nel divino, che la estraniavano dal mondo».
Le manifestazioni estatiche si verificarono in Adelaide ancor prima che essa prendesse i voti; la sorella Virginia narra di averla vista in tali condizioni più di una volta. Durante l’estasi il corpo si irrigidiva, gli occhi senza alcuna espressione restavano fissi in cielo e non bastava un semplice scossone a risvegliare l’estatica; per questo motivo, una volta, mentre era ospite fra le suore della Misericordia nell’Ospizio di Mendicità, rimanendo in quello stato immobile, fu creduta morta; quando dopo circa mezz’ora si riprese, venne rimproverata ma ella «si limitò ad un garbato sorriso».
L'estasi rende insensibilie; è tipico, quando si è in questo stato, non vedere né sentire nulla, pur non essendo addormentati. Le suore dell'ospizio di mendicità più volte sperimentarono il fatto, «pungendola profondamente [...] ed essa non si moveva in alcun modo». Durante le estasi, spesso, suor Chiara riusciva a leggere il pensiero dei presenti dando loro la risposta attesa; era una sorta di colloquio silenzioso che ella intratteneva con chi vi si trovava vicino, come se lo stato di estasi le aprisse un canale privilegiato per leggere dentro il cuore degli uomini.
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Una possibile definizione di estasi |