Ecco come si svolgevano le giornate di Adelaide quando visse nella grotta:
La mattina si alzava molto presto e, insieme alle compagne di fede, iniziava la meditazione e la recita del Rosario; al suono della campana della chiesa dei Cappuccini, si recavano insieme ad ascoltare la santa messa.
La sua alimentazione era molto limitata: la mattina beveva un po’ di caffè d’orzo, mentre a pranzo e a cena prendeva una piccola quantità di legumi e verdure; il mercoledì e il venerdì si asteneva da qualunque alimentazione.
La notte chiudeva la porta di entrata della grotta con una grossa pietra e si affidava alla protezione di Dio. Si coricava a terra, illuminando l’ambiente con un lumicino a petrolio; gli scorpioni e gli insetti attaccati alle pareti della grotta, non la spaventavano per nulla. Non appoggiava mai le spalle per far riposare il suo corpo e, a tale scopo, per qualche tempo indossò un cilicio irto di chiodi che si era cucito da sé.
Verso la mezzanotte svegliava le compagne per recitare l’ora santa, con la meditazione sull’Orologio della Passione e la recita della Coroncina al Sacro Cuore di Gesù e della Tredicina a Sant’Antonio di Padova.
Il sonno, così come il nutrimento, è fondamentale per la vita stessa, ma per questa Serva di Dio la contemplazione e la preghiera erano contemporaneamente riposo e nutrimento.