Le bende
Le bende che le fasciavano le mani stigmatizzate, hanno ancora presente le tracce di sangue.
Il medico che esaminò suor Chiara, il dott. Francesco Randone, relativamente alle stimmate alle mani, si espresse in questi termini: «Abbiamo voluto provare se proteggendo la mano destra con un bendaggio impenetrabile o quasi, il fenomeno si fosse ripetuto. La prova fatta tre volte a lunghi intervalli di tempo, ha dato sempre risultato positivo: ogni volta, rimosso l’apparecchio, abbiamo trovato la ferituccia aperta e il bendaglio imbrattato di sangue. L’ultima prova è stata condotta con maggiori precauzioni, in modo da garantirci da possibili introduzioni di aghi, spilli, forcine, etc.; ma il risultato è stato identico»[1].
[1] Relazione medica del dott. Francesco Randone, 30 settembre 1930, in ASPCS, Fondo Suor Clara Di Mauro, Documenti varii 1, [s.n.].