Suor Chiara fu seppellita nel cimitero comunale di Siracusa nel loculo di proprietà del sig. Atanasio. Il 19 aprile del 1956 fu rimossa per essere tumulata, il 26 aprile dello stesso anno, nella tomba di famiglia di proprietà del fratello Corrado[1].
Il 10 novembre del 1999, su domanda di p. Vincenzo Annino, i resti mortali di suor Chiara furono nuovamente traslati e trasferiti nella cappella di Santa Rita all’interno della chiesa dei Cappuccini dove si trovano tutt’oggi[2]. L’estumulazione della salma avvenne in virtù del processo di beatificazione, aperto il 16 Luglio 1983, nei confronti della stessa[3].
Finalmente questa Serva di Dio, che in vita non ebbe mai una sua casa, che amò vivere nella Grottasanta circondata dagli scorpioni, che morì in una stanza presa in affitto, ha ora una dimora stabile.
La cappella di Santa Rita
La cappella ove riposano le spoglie mortali di suor Chiara si trova all'interno della chiesa dei Frati Cappuccini a Siracusa ed è dedicata a santa Rita.
Suor Chiara e Santa Rita condivisero il destino di essere state anche mogli e madri; entrambe vissero la loro spiritualità dentro e fuori le mura del chiostro.
Nella cappela, a destra della lapide, è stato posto un grande quadro con l'immagine di p. Pio. Le analogie col santo di Pietralcina, probabilmente sono state riscontrate anche da chi ha curato l’allestimento della cappella che ha voluto, in questo modo, darne evidenza.
La grande vetrata istoriata con san Francesco è posta sopra la lapide e, durante il giorno, illumina la piccola cappella lasciandosi attraversare dai raggi del sole.
[1] Cf Siracusa. Archivi Cimiteriali del Comune, Atti di sepoltura, 19 e 26 aprile 1956.
[2] Cf M. Cioè, I Cappuccini in Siracusa, Provincia Frati Minori Cappuccini, Siracusa 2006, 79.
[3] Cf Siracusa. Archivi Cimiteriali del Comune, Ordinanza del Sindaco per la traslazione della salma di suor Chiara Di Mauro, 10 novembre 1999.